Come ha spiegato il produttore Graziano Decimi al corso che ho seguito da Evoschool, per l’assaggio dell’olio servono “naso, testa, bocca”. E gli occhi? Quelli proprio no. Per l’appunto quindi i bicchieri d’assaggio che seguono le norme COI devono rispettare non solo determinati parametri dimensionali, ma soprattutto devono essere realizzati in vetro blu cobalto, in modo tale che l’assaggiatore non sia condizionato nel giudizio. E meno male, aggiungo io, perché ci sono oli eccellenti dal colore non troppo “verde”, così come ci sono oli di colore meraviglioso che però all’assaggio possono avere dei difetti.

Io ho comprato due bicchieri da assaggio e li custodisco gelosamente nella vetrina di casa. Li ho presi dal sito di Fara Vetrerie (faravetrerie.it) e mi sembra di aver pagato intorno agli 11€ ogni bicchiere completo di vetrino. Il vetrino o un qualsiasi coperchio è fondamentale perché evita di contaminare con i nostri odori il contenuto del calice in fase di riscaldamento.
Prossimo acquisto sarà un riscaldatore!